È una soluzione trasversale, pensata per rispondere alle problematiche legate alla movimentazione di carichi e prodotti non convenzionali, spesso elevati e voluminosi o di misura fuori standard, sia in ambienti esterni agli stabilimenti, sia in quelli interni. Si chiama Robik ed è la gamma di movimentatori elettrici radiocomandati progettata e realizzata dalla veneta Sates per l’utilizzo in numerose applicazioni: dalla logistica all’industria pesante e l’automotive, passando per i comparti aerospaziale, nautico e ferroviario, macchine movimento terra fino alla refrigerazione.
Potenza nella trazione e carico, compattezza e multifunzionalità sono le carte vincenti della gamma di mezzi elettrici di Sates, progettata per sollevare e trainare, articolata in due diverse linee: Robik Q e Robik Crawler.
Robik Q: il segreto è la posizione
Dalla struttura compatta e una forza di sollevamento che va da 3 mila a 12 mila chili, la serie Robik Q è stata ideata per sollevare il carico da movimentare verticalmente, in una posizione ottimale per esercitare la massima trazione. Ed è la posizione del carico il segreto della forza dei Robik Q: viene disposto sopra il mezzo, ma in una collocazione arretrata dall’asse anteriore di trazione, rendendo così possibile alleggerire la massa del movimentatore, pur mantenendo inalterata una elevata capacità di traino. Una capacità di traino che, come nel caso della new entry del 2024, Robik Q130 Power Tow, può superare 40 mila chili.
Gli ambienti difficili non spaventano Robik Crawler Robik Crawler è la gamma Sates che raggruppa i mezzi elettrici cingolati o gommati progettati per il lavoro su superfici insidiose, come pavimenti con griglie, ghiaino, fango o sabbia, o in ambienti con situazioni climatiche variabili. Ultimo arrivato della gamma è Crawler M: ideato come una pedana cingolata con capacità di traino di 10 mila chili, è alimentato da motori elettrici ad alta efficienza che lo rendono un valido partner per la movimentazione o il traino anche in aree complicate come quelle delle logistiche industriali, cantieri navali, rimessaggi o darsene.
Perché Robik è una novità?
Sono diverse le caratteristiche che contraddistinguono le macchine di Sates e che l’azienda veneta riassume nelle domande: “Perché Robik è una novità? Cosa lo differenzia dal mercato?”. In primis, potenza e compattezza. Robik unisce una forza di sollevamento da 3 mila a 12 mila chili e una capacità di traino che può superare, in alcuni casi, 40 mila chili, all’interno di una struttura compatta, con bassa altezza da terra, che permette al mezzo di posizionarsi sotto il carico, agganciandosi con una piastra e diventando tutt’uno con esso. Grazie all’angolo di sterzatura ampio, si hanno stabilità e precisione nella movimentazione, anche in spazi ristretti. Connessa alla compattezza c’è l’ottimizzazione: non solo degli spazi di manovra, ma anche del tempo e delle risorse. Attraverso il radiocomando, che dà il pieno controllo della macchina a distanza, è possibile movimentare in maniera rapida, sicura e da remoto il carico: in questo modo l’operatore può mantenere una visuale a 360 gradi dell’ambiente in cui sono in corso le operazioni, evitando ostacoli o incidenti che coinvolgono sé stesso o altri dipendenti. La gamma Robik è equipaggiata con freni automatici o manuali che permettono di fermarsi tempestivamente in caso di necessità, oltre che con una serie di dispositivi luminosi e sonori e sensori di sicurezza a rilevare la presenza di ingombri o persone. Un’altra caratteristica che Sates evidenzia è la facilità d’impiego: si tratta di mezzi progettati in maniera user friendly, così da renderne possibile l’utilizzo, in tempi rapidi, anche da parte del personale senza esperienza pregressa con questo tipo di macchine e che vi si approccia per la prima volta. I Robik, inoltre, non hanno la necessità di una certificazione abilitante all’uso, ma possono essere utilizzati da chiunque. Una ulteriore peculiarità riguarda la sostenibilità ambientale: essendo completamente elettrici, riducono le emissioni di carbonio e l’inquinamento acustico. Questo li rende adatti anche all’utilizzo in aree urbane o in ambienti chiusi, in cui la riduzione delle emissioni e del rumore svolge un ruolo fondamentale, nonché preziosi alleati nelle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici.
Sates, non solo Robik
Non ci sono solo i movimentatori e i trainatori a marchio Robik per il comparto dell’heavy material handling nella variegata offerta di Sates. Fondata nel 1997 come SAT, acronimo di Service Accumulatori Trazione, l’azienda di Casalserugo, alle porte di Padova, nasce infatti con l’obiettivo di fornire servizi tecnici dedicati agli accumulatori industriali ciclici. Esperienza e specializzazione nel settore degli accumulatori per l’energia le hanno permesso di sviluppare non solo batterie per numerosi settori, ma anche diversi prodotti e processi, tra cui “Second Life Battery”. Si tratta di un processo di rigenerazione per le batterie usate, pensato “per riportare a nuova vita” un accumulatore non più performante. Tra i prodotti disponibili anche il neutralizzante acido SNA-01: è una miscela solida di sostanze ad azione neutralizzante e assorbente, a lunga scadenza e certificata dall’Università di Padova, da utilizzare in caso di rilascio accidentale di acido solforico da accumulatori al piombo.
Per scoprire di più sui prodotti Sates, e la gamma Robik, potete leggere i contenuti sul prossimo numero di Muletti Dappertutto