Inail coinvolta nel progetto lanciato dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. Nei prossimi mesi incontri, appuntamenti e contributi editoriali per approfondire il tema e proporre soluzioni
Mal di schiena, dolori agli arti superiori e inferiori, possono essere i sintomi di disturbi muscoloscheletrici (DMS) provocati dalle attività lavorative a volte ripetitive. Si chiama “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!” la campagna che l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) promuove nel triennio 2020-2022 in tutta Europa e che in Italia sarà seguita dall’Inail, Focal Point Eu-Osha. Secondo le statistiche le patologie dell’apparato muscoloscheletrico affliggono tre lavoratori su cinque e rappresentano tra le tecnopatie più diffuse e comuni in Europa. “Proprio per questo motivo – spiegano dall’Inail – è necessario parlarne diffusamente, puntando a sensibilizzare su questo tema gli stessi lavoratori, i datori di lavoro, le associazioni professionali, le parti sociali, le istituzioni e l’opinione pubblica, e fornendo informazioni su come prevenirle e gestirle”. La campagna nei prossimi mesi si svilupperà con diverse azioni, appuntamenti, eventi, incontri e contributi editoriali a cura dell’Inail, punto di riferimento nazionale Eu-Osha attraverso la Direzione centrale prevenzione, con il sostegno dei partner ufficiali e della rete Enterprise Europe.
Ma come si manifestano i DMS, disturbi muscoloscheletrici?
“A provocare l’insorgere di questo tipo di disturbi, attraverso mal di schiena e dolori agli arti superiori – spiegano dall’Istituto nazionale – possono essere fattori potenziali di rischio come ripetitività di movimenti, sedute prolungate, posture scorrette, sollevamento di carichi pesanti. A esserne colpiti sono i muscoli, le articolazioni, i tendini o le ossa, e questo può impattare negativamente sulla qualità della vita professionale e sociale dei lavoratori”.
Accanto all’analisi dei disturbi muscoloscheletrici, la campagna punterà i riflettori anche sui rischi psicosociali derivanti dall’emergenza sanitaria. “La campagna interesserà lavoratori e datori di lavoro di tutti i settori – sottolineano ancora dall’Inail – focalizzandosi in particolare sui settori a più alto rischio e proponendo soluzioni e approcci mirati di corretta gestione dei movimenti del corpo. Un’attenzione particolare sarà riservata anche ai rischi psicosociali e a quelli emergenti derivanti dalla digitalizzazione, dall’innovazione tecnologica, e dalle nuove modalità organizzative del lavoro, che a causa dell’emergenza da Covid-19 hanno indotto molti lavoratori a lasciare gli uffici e a lavorare da casa”.
La campagna è stata accolta favorevolmente da tutte le istituzioni europee.
“Garantire il miglior ambiente di lavoro possibile – ha detto il commissario Nicolas Schmit – è fondamentale per la salute e il benessere dei lavoratori e rappresenta un dovere di tutti i datori di lavoro”. Secondo Christa Sedlatschek direttore Eu-Osha bisogna tenere in considerazione anche delle ripercussioni provocate da questo tipo di disturbi su economia e sanità. “Oltre a subire sofferenze umane – ha affermato il direttore Eu-Osha – i lavoratori affetti da queste patologie si assentano dal lavoro con maggiore frequenza e per periodi di tempo più lunghi, probabilmente sono meno produttivi nello svolgimento delle proprie mansioni. L’intervento e la riabilitazione precoci sono vitali e possibili. Collaborando e adottando buone prassi ora, si possono prevenire questi disturbi nelle future generazioni di lavoratori”.
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