Perseveranza, voglia di sradicare i pregiudizi, capacità di non farsi abbattere dalle avversità, ma anzi, salire su un camion e partire, anche per chi non può farlo più.
Si chiama Claudia Gina Sasz e lavora come autista per un’azienda di Bergamo: è lei la vincitrice dell’edizione 2025, la sedicesima, del Sabo Rosa, il riconoscimento che, in occasione della festa della donna, viene conferito da Roberto Nuti Group — azienda produttrice e distributrice di prodotti per le sospensioni, ammortizzatori e molle ad aria — a una lavoratrice del mondo dei trasporti.
Una professione intrapresa da, relativamente, poco tempo, ma che, come spiega la neovincitrice, è “una questione di famiglia”. “Ero nel mondo dei trasporti quando ancora dovevo nascere, mio padre era camionista, ma anche mia sorella e altri della famiglia. Mia mamma stava per partorire dentro la cabina del camion, quindi in questo settore ci sono cresciuta. Tuttavia, ho cominciato a guidare il camion tardi, soltanto tre anni fa” spiega Claudia Gina Sasz, raccontando anche quale sia stata la molla, dolorosa, che l’ha spinta a intraprendere questo nuovo percorso.
“Proprio perché sono nata e cresciuta ‘in mezzo alla nafta’, sapendo i sacrifici che bisogna fare, inizialmente avevo deciso di dedicarmi alla famiglia, mentre mio marito faceva anch’esso il camionista. Purtroppo, cinque anni fa è morto in un incidente a Modena, un momento terribile. Ricordo che ogni volta che partiva da casa mi diceva: ‘Se mi succede qualcosa ,sappi che io sono felice perché questo è il lavoro che amo’. Dopo quella disgrazia ho deciso di salire sul camion per portare avanti la sua passione, che poi è anche la mia”.
Ostacoli e difficoltà costellano, ancora oggi, tutto il mondo del lavoro, ma sono più evidenti soprattutto per quelle donne che decidono di intraprendere professioni nei settori tradizionalmente ad appannaggio maschile, come quello detrasporti. Tuttavia, è solo una questione di tempo: a piccoli passi, “siamo sempre di più”, il cambiamento è già in atto. “Io amo questo lavoro, anche se le problematiche sono tante: il traffico, la gente, la nebbia e tanto altro.
Mi rendo conto che è un mondo difficile, di uomini, mio marito già me ne parlava. Io” ribadisce con grinta Claudia Gina Sasz, “lotto perché le donne abbiano la parità con gli uomini. Siamo spesso discriminate, io ne ho subite tante ma continuo a lottare e mi fa piacere vedere che siamo tante, siamo sempre di più. Le donne ce la fanno, mi rendono orgogliosa. Ho incontrato una piccola ragazza marocchina, in mezzo al traffico di Milano, fa fatica, ma lotta per emergere. Certe mattine è veramente dura, ma quando giro la chiave nel cruscotto passa tutto”.“
Grazie a tutte le donne che ogni giorno contribuiscono a rendere il settore dei trasporti più inclusivo e giusto e grazie a Claudia per essere una ispirazione per tutte” conclude Giada Spanedda, responsabile marketing del Gruppo.