La sicurezza prima di tutto, soprattutto in ambienti lavorativi dove il rischio di infortuni è elevato. A parlarci dell’industria delle costruzioni e di come la scelta del muletto adeguato possa incidere in questo ambito è Ugo Turchetti, Managing Director di Compagnia Generale Macchine
Quando si parla di logistica di cantiere il protagonista non può che essere il muletto, strumento fondamentale per la movimentazione di merci. Il settore dell’edilizia, infatti, richiede un rifornimento continuo di materiali diversi a seconda della costruzione: sabbia, ghiaia, cemento, piastrelle, pannelli isolanti, attrezzatura per impianti elettrici e idraulici etc. Spesso i quotidiani riportano notizie di incidenti sul lavoro causati da un utilizzo scorretto del carrello elevatore, dall’adozione di un modello non adatto per l’ambiente circostante, da una scarsa valutazione degli ambienti lavorativi o dalla mancanza di osservazione delle norme. Leggiamo, dalle parole di Ugo Turchetti, Managing Director di CGM -Compagnia Generale Macchine- quali sono gli aspetti da tenere in considerazione quando si parla di cantieri edili e di movimentazione.
L’ambiente
Ogni attività lavorativa ha le proprie criticità: nel caso dei cantieri, la maggior parte del lavoro si svolge all’aperto, di conseguenza le possibili problematiche sono legate a fattori diversi. In primo luogo bisogna tenere conto degli agenti climatici in relazione alle superfici non urbanizzate. Si pensi ai rischi che si potrebbero correre nello spostamento dei materiali in condizioni di pioggia, fango o gelo in un terreno sconnesso, magari durante la realizzazione di scavi aperti. Un’altra criticità è costituita dalla presenza di una molteplicità di persone che svolgono attività diverse, andando a creare un notevole traffico difficile da gestire. Il risultato è che il rischio di collisione tra pedoni e carrelli elevatori aumenta considerevolmente.
Osservazione delle norme, pianificazione e formazione
In edilizia gli infortuni sono sempre dietro l’angolo, per questo è fondamentale avere personale -carrellisti compresi- formato e cosciente dei possibili rischi, nonché avere una supervisione costante per il corretto rispetto delle direttive. Talvolta gli incidenti avvengono proprio a causa di comportamenti sbagliati degli operatori, portati a ignorare o semplificare delle procedure perché ritenute lente o scomode. Da non sottovalutare è la programmazione del flusso di attività, è importante che la progettazione del lavoro sia eseguita nel modo più realistico possibile.
Carrelli elevatori
A ciascuno il suo, vale anche per gli strumenti da lavoro e quando si parla di cantieri è inevitabile nominare il muletto. In termini di sicurezza è importante scegliere un modello che minimizzi i rischi e faciliti il lavoro dei carrellisti. Le caratteristiche di un buon carrello riguardano la stabilità per il sollevamento dei carichi, la visibilità per l’operatore, la protezione del posto di guida e un’ottima resa in ogni condizione ambientale.
CGM nei cantieri
Tra i vari modelli diesel che possono supportare gli operatori edili durante il lavoro, Compagnia Generale Macchine propone DP70N di CAT Lift Trucks, con portata di sette tonnellate.
Il telaio in acciaio consente di abbassare il baricentro a favore di una maggiore stabilità e una elevata capacità residua. L’asse di trazione completamente flottante sostiene un peso maggiore rispetto ai semi e i non flottanti. Per quanto riguarda l’asse delle ruote sterzanti, questa è costituita da un unico corpo rigido e robusto. Un vantaggio da non sottovalutare è il risparmio di tempo e denaro, infatti, tutti i componenti sono estremamente resistenti all’usura e facilmente visibili e accessibili, diminuendo le riparazioni e i costi di esercizio. I consumi sono ridotti grazie al motore turbodiesel Perkins 854E a quattro cilindri. Il DP70N di CAT Lift Trucks si contraddistingue anche per sicurezza e comfort. Il servosterzo completamente idrostatico con un volante di piccolo diametro consente movimenti precisi e veloci con uno sforzo di azionamento minimo. La buona visibilità è data dal montante con profilati sottili e dal basso profilo della sagoma del contrappeso; inoltre con la presenza di sei rulli di carico si ha un’elevata stabilità del peso. Il controllo delle funzioni idrauliche è dato dalla scelta di una linea moderna di comandi a leva o a sfioramento. Per quel che riguarda la sicurezza sono presenti i servofreni idraulici a depressione e il Sistema di Rilevamento Presenza (PDS). Quest’ultimo emette un segnale acustico ogniqualvolta la cintura non è allacciata o l’operatore non è seduto correttamente: in questo caso viene anche impedita la traslazione e l’azionamento delle funzioni idrauliche.
Trovi quest’articolo su Muletti Dappertutto n.2/2019. Non vuoi perderti più un numero? Abbonati!