È in negativo l’andamento del mercato italiano dei carrelli industriali: questo è quanto emerge dal report di ANIMA/AISEM, recentemente reso disponibile al pubblico tramite il portale dell’associazione. Una panoramica generale riporta un calo del 16 per cento degli ordini effettuati nel 2022 rispetto all’anno precedente, nello specifico: la variazione ha riguardato tutte le tipologie di carrelli, registrando una diminuzione del 14 per cento per i mezzi da magazzino e del 17 per cento sia per i carrelli elettrici, sia per quelli a combustione interna.
Andando maggiormente nel dettaglio e analizzando i dati regione per regione, a partire dall’Italia settentrionale con Valle d’Aosta e Piemonte, nel report le due vengono accorpate, si registra un totale di 4.707 ordini effettuati nel 2022, con un calo del 26 per cento rispetto al 2021.
In Liguria sono stati registrati 659 ordini, il 36 per cento in meno, a seguire la Lombardia con il numero più alto di tutta la penisola, 14.893, e un calo del 13 per cento; il Veneto arriva a 8.984 ordini e una percentuale inferiore di 13 punti in confronto all’anno precedente. Friuli Venezia – Giulia, Trentino – Alto Adige ed Emilia – Romagna registrano rispettivamente: 1.075, 1.402 e 8.081 ordini ma un calo del 20 per cento per la prima e del 13 per cento per entrambe le ultime due regioni.
Spostando l’analisi nell’Italia centrale, la Toscana è arrivata a 3.014 ordini con un calo del 14 per cento; l’Umbria 915 e il 28 per cento in meno rispetto al 2021; Marche e Lazio registrano rispettivamente 1.365 e 3.179 ordini con un calo del 13 e 18 per cento.
In Italia meridionale emerge l’unico punto percentuale positivo di tutta la penisola con Basilicata e Calabria – anche queste due regioni vengono accorpate nel report – che hanno raggiunto 1.380 ordini e un incremento del 12 per cento rispetto al 2021. Non altrettanto si può dire per il resto della zona, Abruzzo e Molise insieme riportano 1.284 ordini e un calo del 37 per cento; la Campania registra 4.244 ordini e nove punti percentuali in meno; la Puglia con 3.322 ordini e il meno 10 per cento.
Infine, le Isole: la Sardegna registra 765 ordini e un calo del 29 per cento, mentre la Sicilia arriva a 1.901 ordini e il 31 per cento in meno rispetto al 2021.
I dati presentati nel report sono frutto di un’elaborazione delle indagini statistiche condotte dall’associazione ANIMA/AISEM, a cui aderiscono tutti i principali costruttori e distributori di carrelli industriali operanti in Italia. I report dell’associazione sono messi a disposizione delle aziende associate con cadenza mensile.
Su AISEM
AISEM si è costituita nel 1992 dalla fusione di due Unioni imprenditoriali già federate ad Anima Confindustria da più di quarant’anni, l’UCICIS e l’UST.
Oggi AISEM riunisce al suo interno l’imprenditoria nazionale per la costruzione e la distribuzione delle macchine per la movimentazione e il sollevamento dei materiali, rappresentando circa l’80 per cento dell’intera produzione nazionale, di cui circa il 40 percento destinata all’export.
AISEM rappresenta il Comitato Nazionale Italiano nell’ambito FEM (Federation Europeen de la Manutention) che da oltre 60 anni riunisce i principali costruttori europei del settore ed è stata tra le prime organizzazioni in Europa a produrre raccomandazioni tecniche per la costruzione delle macchine, diventando uno dei principali interlocutori del CEN (Comitato Europeo di Normazione).
- Per non perderti le prossime novità del settore e del mercato italiano, clicca qui!