Il brand di Amburgo aderisce all’iniziativa “50 Sustainability & Climate Leaders” con l’obiettivo di assumere un ruolo di primo piano nella lotta contro il cambiamento climatico e di dare, insieme alle altre aziende coinvolte, un contributo al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (UNSDG)
L’obiettivo aziendale è ambizioso: raggiungere entro il 2025 la neutralità di CO2. Un traguardo verso il quale Jungheinrich, brand internazionale di fornitura di mezzi e soluzioni per l’intralogistica, si muove già tempo con tutte le sue politiche aziendali e che oggi la vede protagonista anche dell’iniziativa “50 Sustainability & Climate Leaders”, che coinvolge un gruppo di aziende leader mondiali nel campo della protezione del clima e della sostenibilità.
Le 50 società internazionali che partecipano alla campagna appartengono a diversi settori e come Jungheinrich si sono fissate l’obiettivo di assumere un ruolo di primo piano nella lotta contro il cambiamento climatico e di dare così il loro contributo al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (UNSDG). “Il cambiamento climatico è uno dei problemi più pressanti dei nostri tempi – sottolinea Lars Brzoska, presidente del consiglio di amministrazione del brand di Amburgo –. Noi di Jungheinrich consideriamo la sostenibilità come un nostro obbligo economico, ambientale e sociale. La nostra adesione all’iniziativa ’50 Sustainability & Climate Leaders’ rispecchia tale pensiero. Con i nostri carrelli ad alta efficienza energetica e le nostre soluzioni di automazione intelligente, stiamo contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’intralogistica. In questo modo, ci impegniamo sempre di più per favorire la sostenibilità ed affrontare il cambiamento climatico”.
Ed è proprio in linea con questo pensiero che l’azienda ha voluto alzare ancora di più l’asticella fissando l’ulteriore traguardo di sviluppo sostenibile del 2025. “Per Jungheinrich, in quanto azienda a conduzione familiare – precisa ancora Brzoska –, assumersi la responsabilità aziendale significa coniugare una crescita redditizia con gli aspetti sociali ed ambientali. Questa consapevolezza ci spinge a plasmare il futuro del nostro settore e oltre”. Ad esempio per quanto riguarda l’ingegneria meccanica il brand di Amburgo si posiziona attualmente nel 2 per cento delle aziende più sostenibili, mentre è al primo posto in termini di efficienza energetica nei magazzini e occupa una posizione di primo piano nell’intralogistica e nello sviluppo di sistemi energetici innovativi. “Attualmente circa il 98% di tutte le unità prodotte da Jungheinrich è costituito da carrelli elettrici – spiegano dall’azienda – una sempre più larga parte dei quali dotati della innovativa tecnologia agli ioni di litio”.
Fin dalla sua fondazione il brand di Amburgo ha puntato sulla mobilità elettrica tanto che più di un milione di carrelli elettrici Jungheinrich sono oggi in uso in tutto il mondo. Anche nella produzione delle proprie batterie l’azienda presta grande attenzione all’ambiente: sono infatti realizzate con una chimica cellulare che non richiede il cobalto. Importante anche il lavoro svolto nel ricondizionamento industriale dei suoi carrelli, grazie al quale si realizzano due o tre cicli di vita e di conseguenza si riducono in modo significativo il consumo di energia, di materie prime e di circa l’80 per cento le emissioni di CO2. “Così facendo – spiegano dall’azienda – i carrelli usati Jungheinrich uniscono vantaggi economici a quelli tecnici e ambientali. Grazie allo straordinario processo di revisione in uno degli stabilimenti più moderni d’Europa, i nostri carrelli ricondizionati sono particolarmente affidabili, hanno un basso rischio di guasti e sono considerati come nuovi”.
L’azienda di Amburgo ha anche ridotto il consumo energetico e le emissioni grazie all’automazione e alla digitalizzazione: “La tecnologia del magazzino, i carrelli e il software formano un unico grande insieme e garantiscono che uomo, macchina e magazzino comunichino, cooperino e si completino a vicenda – sottolineano da Jungheinrich –. Ciò è evidente su piccola scala con i carrelli a guida automatica e su larga scala con i magazzini automatici dotati di scaffalature di oltre 40 metri. Le soluzioni di automazione fanno pochi errori, evitano trasporti inutili, causano meno incidenti e contribuiscono in larga parte a ridurre il consumo energetico e le emissioni nella logistica”.
Proprio su questo fronte Jungheinrich e un suo partner hanno sviluppato una soluzione completamente automatizzata per l’agricoltura verticale. “L’obiettivo era quello di raggiungere e favorire efficienza e sostenibilità all’interno di questo innovativo modo di coltivare fuori suolo attraverso soluzioni intelligenti – precisano dalla società –. La lattuga fresca può essere prodotta anche in mezzo al deserto. Rispetto alla coltivazione convenzionale, la pianta utilizza il 90 per cento in meno di acqua, mentre erbicidi e pesticidi non sono più necessari”.