Sono 22416 gli standard internazionali pubblicati da ISO durante i suoi 71 anni di vita: dalla logistica alla tecnologia, le norme influiscono sulla vita di tutti noi. Anche delle nostre aziende
Sono sempre più numerose le aziende che decidono di certificare, in maniera del tutto volontaria, i propri processi aziendali secondo uno dei numerosi standard internazionalmente accreditati; decidere di esibire una certificazione volontaria rappresenta per molte aziende una scelta strategica quasi obbligata, dettata spesso dalle necessità di stare al passo con un mercato sempre più globale e che richiede il rispetto di norme qualitative universalmente conosciute e riconosciute. Aggiungere credibilità alla propria azienda grazie al rispetto di parametri ben precisi -migliorando la propria immagine sul mercato rispetto ad aziende non certificate-, potrebbe essere visto esclusivamente come una maniera alternativa per incrementare la propria clientela, tuttavia può rappresentare anche un requisito vincolato nel caso in cui si voglia collaborare con la Pubblica Amministrazione o con una azienda a sua volta sottoposta a parametri stringenti.
“What’s the best way of doing this”? ossia “Qual è il modo migliore per farlo?” è la domanda fondamentale da cui prende vita ISO, nome dietro cui c’è l’International Organization for Standardization, organizzazione internazionale non governativa indipendente che si occupa di sviluppare norme tecniche. Nei suoi 71 anni di vita, l’associazione con headquarter in Svizzera ha pubblicato 22416 standard internazionali che abbracciano tutti i comparti, dalla tecnologia alla manifattura, passando per l’agricoltura, la sicurezza alimentare e i servizi sanitari: le norme ISO influenzano la vita di ciascuno di noi.
Tra le certificazioni adottabili, una delle più diffuse è la ISO 9001, una norma internazionale per i Sistemi di Gestione per la Qualità -SGQ-, diffusa in più di 170 nazioni e che interessa oltre 1 milione di società. Lo standard è stato revisionato e aggiornato l’ultima volta nel 2015, prendendo il nome di ISO 9001:2015, quest’ultimo definisce i criteri per un sistema di gestione della qualità ed è l’unico standard della famiglia 9000 che può essere certificato (anche se questo non è un requisito); la norma può essere utilizzabile da qualsiasi organizzazione, grande o piccola, indipendentemente dal suo campo di attività. Alla base dello standard c’è l’idea del miglioramento continuo: ISO 9001 non specifica quali dovrebbero essere gli obiettivi relativi alla “qualità” o alla “soddisfazione delle esigenze dei clienti”, ma chiede alle organizzazioni di definire questi obiettivi da sé e migliorare continuamente i propri processi al fine di raggiungerli.
Implementare il sistema di gestione della qualità aiuta l’azienda ad abbattere i costi interni: tutti i processi sono uniformi e compresi dai dipendenti, che così riescono a lavorare in maniera più efficiente, aumentando la produttività. ISO 9001 aiuta a identificare e affrontare i rischi associati alla propria organizzazione, raggiungendo un livello di qualità conforme allo standard, che garantisce che prodotti o servizi non deludano le aspettative dei clienti. L’International Organization For Standardization ha una serie di standard per i sistemi di gestione della qualità che si fondano sulla ISO 9001 e vengono adattati a settori e attività specifici.
- ISO 13485 – dispositivi medici;
- ISO 17582 – organizzazioni elettorali;
- ISO 18091 – governo locale;
- ISO / TS 22163 – requisiti del sistema di gestione aziendale per le organizzazioni ferroviarie;
- ISO / TS 29001 – industria petrolifera, petrolchimica e del gas naturale;
- ISO / IEC 90003 – Ingegneria del software.
Tra i diversi standard adottabili dalle aziende del settore logistico -indipendentemente dalla grandezza e dalla struttura- è importante mettere in evidenza anche ISO 28000. Rivisto e confermato nel 2014, mantenendo il nome di 28000:2007, lo standard fornisce indicazioni in merito alla gestione di criticità e potenziali minacce in tutte le fasi della supply chain, specificando i requisiti per un sistema di gestione della sicurezza, compresi gli aspetti fondamentali per la sicurezza della catena di approvvigionamento. Quest’ultimo è adottabile dalle aziende che vogliono:
- stabilire, attuare, mantenere e migliorare un sistema di gestione della sicurezza;
- garantire la conformità grazie a un procedimento dichiarato;
- richiedere la certificazione o registrazione del proprio sistema di gestione della sicurezza da parte di un organismo di certificazione di terze parti accreditato; o effettuare un’autodeterminazione e un’autodichiarazione di conformità con ISO 28000: 2007.